28.11.06:
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Ormai aggiorno sto sito una volta al millennio...ho sempre voglia di scrivere, ma non sempre trovo il tempo per farlo...o la voglia di accendere il PC... Sabato 25/11 sono andata al concerto dei PLACEBO a Lido di Jesolo con mia sorella e Alice. Grandioso è stato partire verso l'ignoto non sapendo assolutamente dove fosse il "Palazzo del Turismo" (dove hanno per l'appunto tenuto il concerto), ma sopratutto dove fosse Jesolo...è una cittadina marittima osannata per il mare e il divertimento, ma io ci sarò stata una volta in vita mia... Dopo 2 ore (tenendo conto che in 'sto periodo a farla grande un'ora è più che sufficiente per arrivarci in macchina...) finalmente troviamo questo fantomatico palazzetto, parcheggiamo la macchina al modico prezzo di 3 €. Scendiamo e la calca davanti alle porte ancora chiuse ci fa pensare che forse è meglio mettersi in coda e cenare magari dopo... Ci intrufoliamo in un Wine Bar per fighetti, andiamo in bagno (ovviamente senza consumare nemmeno un caffè) e corriamo a metterci in fila con il resto del greggie... Dopo un venti minuti le porte si aprono, entriamo e giriamo come trottole per capire quale sia l'entrata giusta per poterci piazzare esattamente sotto il palco. Avendoci messo praticamente un quarto d'ora per raccapezzarci, manco a dirlo quando finalmente siamo giunti alla meta era già abbastanza pieno. Saremmo state a 2 metri di distanza, niente da dire, ma la mia strepitosa altezza pari a 158 cm e quella ancora più strepitosa di mia sorella pari a 154 cm ci rendeva difficoltoso anche solo vedere il palco...tutti giganti i fan dei Placebo... Rimaniamo comunque li con la pia sperando che la massa si stabilizzi in ordine crescente, in attesa che il gruppo spalla, i Super Elastic Bubble Plastic, inizi a suonare. Uno strazio. Sembravano dei contadini del Süd Tirol vestiti dalla caritas. Il suono straziante come d'unghie che graffiano una lavagna ha deliziato le nostre orecchie per anche troppo tempo. Non so quanto sia durata la tortura, ma credo che si siano resi conto che il pubblico li apprezzasse come si apprezza un calcio sullo stomaco. Entrano i Placebo, la folla inizia a urlare. Mia sorella vede Brian Molko e inizia a colargli il cervello dal naso...inizia a urlare e saltare come una forsennata. Io vedo solo la folta capigliatura mora della tipa davanti a me. Iniziano a esserci spintoni di ogni genere, che comunque mi permettono di vedere per ben 2 secondi Molko. Riesco abilmente a fotografare braccia e macchinette fotografiche davanti me. Ma dei Placebo manco un atomo. Alla seconda canzone la situazione si fa tragica. La strutturazione a sardina che si era creata nel mio ambiente ci ha fatto pensare che FORSE era meglio spostarci nei soppalchi rialzati e goderci il concerto dall'alto...magari un po' più lontano, è vero, ma senza cazzotti sugli stinchi e capelli nel naso. Ci affrettiamo a raggiungere le gradinate e lo spettacolo ha finalmente inizio. Ora si che lo spettacolo si può definire tale.
Inizio a filmare qualche canzone. Uno della
security mi becca, e mi suggerisce di far sparire la macchinetta
fotografica...ma zio treno...ci saranno 3000 persone con la
macchinetta e vieni a rompere le palle a me? La nascondo per
qualche minuto e riprendo il filmato.
Tutto stupendo, i PLACEBO sono stati grandi. Esibendosi tra canzoni nuove tratte da Meds e vecchie glorie hanno saputo tenere alto il ritmo dello spettacolo e l'entusiasmo del pubblico. Mia sorella se divertita da matti, ha cantato e saltato all'infinito. Unica pecca: il giorno dopo scaricando i video ho scoperto con una "leggera rabbia" che a causa degli spintoni in mezzo alla massa la macchinetta se fottuta l'audio...ora ho solo una cozzaglia di immagini senza suono...grandioso... |